La visione antropologica
In natura, mossi dall’istinto, gli animali trovano nel loro habitat tutto ciò che occorre per crescere e sostentarsi in salute. Guidati da una sapienza ancestrale sanno sempre riconoscere, lungo le stagioni, il loro cibo: quello di volta in volta più adatto alla loro condizione di giovani, adulti, maschi, femmine, sani, ammalati. Selezionano cioè, in quell’immenso laboratorio biochimico che è la natura, gli alimenti che contengono ciò che più giova al loro corpo e al momento specifico della loro vita.
L’uomo, lungo la sua evoluzione, ha perso larga parte di questa “sapienza animale”, in favore di artifici che gli consentissero la sopravvivenza in ambienti ostili o profondamente modificati dalla vita sociale organizzata.
Non per caso, l’antropologo Claude Lévi-Strauss, colloca il passaggio simbolico dalla condizione “selvaggia” a quella “culturale” proprio nella preparazione del cibo: il fuoco, e i diversi tipi di cottura, composizione ed elaborazione degli alimenti, hanno consentito all’uomo di pianificare la sua esistenza, di costituirsi in società complesse e di affrancarsi dalle costrizioni contingenti.
Ma la vita in società sempre più articolate – con la conseguente aumentata specializzazione dei ruoli al loro interno e quindi la scomparsa dell’osmosi diretta e continua di ciascuno con l’ambiente naturale circostante – ha progressivamente allentato le nostre acutezze istintuali e ci ha portato a contrarre abitudini igieniche e alimentari spesso sconvenienti.
Il più recente trionfo della società industriale globalizzata, dei suoi ritmi, delle sue abitudini e dei suoi cibi seriali, ha poi finito per sopraffare del tutto quelle capacità primigenie di selezione. Mentre viceversa ha moltiplicato gli squilibri alimentari e le patologie, piccole e grandi, che ne conseguono.
La terapia nutrizionale clinica promuove il recupero dell’equilibro e il mantenimento della salute attraverso un ripensamento analitico e ragionato del cibo. Per riscoprire, combinare e valorizzare, con metodo scientifico, le sue virtù terapeutiche naturali.